A volte ritornano

Si riaprono i battenti – dopo 11 anni dall’inaugurazione.

Riceviamo e pubblichiamo interventi e proposte di collaborazione qui:
kollettivoferramenta@gmail.com

A presto con altre novità.
La Redazione

I BISCOTTI DANESI DEL KF

UN GHJORNU, UNA CANZONA, Marc’Andria Castellani

COSA Trasmissione radiofonica corsa di approfondimento musicale e culturale attraverso la canzona corsa.

CHI Marc’Andria Castellani

QUANDO in corso

Disponibile su francebleu.fr

Questa trasmissione non è in italiano. Ma neanche in francese. Il presentatore racconta in lingua corsa, in 5 minuti circa per episodio, la storia e la cultura corsa attraverso le canzoni.

La canzona d’autore corsa – dagli influssi sia popolari che colti e dai contenuti soprattutto politici e identitari, ma con una sensibilità particolare per le storie di oppressione e lotta per la libertà anche al di fuori della Corsica – è qui contestualizzata e approfondita dal presentatore in modo interessante e non privo di ironia.

N.B. L’ascolto in lingua corsa è una sfida, ma per gli italofoni che abbiano un po’ di familiarità con qualche dialetto italiano è sorprendentemente possibile seguire il filo del discorso anche senza preparazione specifica. In ogni caso una prova interessante per gli appassionati di lingue.

Soledad

Old Friends/Bookends

Italiano sotto

Can you imagine us years from today
Sharing a park bench quietly?

It takes me a while to reach the bench.
Roman has, unsurprisingly, not showed up yet.

Berlin has changed so much since our youth days. The city where we celebrated our thirtieth birthday has undergone immense changes.
We got here late, already children of the housing crisis. One of my favourite hobbies was helping people move – and Roman provided much much entertainment in that regard.

I’m no stranger to waiting. As Stefano Benni famously said, “La vita di un puntuale è un inferno di solitudini immeritate” (the life of a punctual person is a hell made of undeserved loneliness). I don’t believe in hell, or heaven for that matter, and I’m not afraid of what comes next, mildly curious more like. But I do think I have built up a sizeable retirement fund of good karma by waiting over the years.

A full troop of sparrows has decided to perch on the lonely branch above my bench. I move a little; already many years ago the birds in this city were louder than anywhere else – you can imagine what other changes the disaster has wrought in the past decades, and I like this shirt.

Many of my Berlin firsts I owe to Roman: the first lake day; the first adventure outside the city (followed by the first deer tick bite and the first visit to the Vivantes hospital in Friedrichshain, such a beautiful brick structure surrounded by the green of the Volkspark Friedrichshain…); the first time I transported a piece of furniture on public transport.
It was a hot August day and I needed a table; Roman’s household had one in the cellar that nobody used. We took it to the station and put it on the Ringbahn. A German lady tried to tell us off, only for us to get more annoyingly Italian at her in our chatting the afternoon away.

My back hurts already at the thought of doing something like that again.

Where can that man be? Tardiness is one thing, a 40 minutes delay is something rather more serious, when you’re no longer young. I’m getting slightly worried, as I always do and have always done throughout my life. But Roman usually does show up, so I allow myself a little faith.

Roman was also the first to take me to a techno club. My friend Anna was visiting and we took the opportunity to try with a low-difficulty club I’ve now been boycotting for years (on top of not being fond of techno music anymore). We heard the place was run by German leftists and we adorned our jackets with Lenin pills (Roman) and a “Refugees welcome” sticker in Arabic (I) to enhance our chances to get in.
Anna didn’t need such help – this just goes to show how good looks are always a factor, no matter how radical the place. (And this place has let us down so badly in the years that followed those first ventures…)

We both survived the pandemic, hiding in our apartments and visiting each other as much as we could, over the weekends. Late night chats that sometimes became sleepovers, that was the city’s pastime back then. We kept each other company, despite rules and regulations – despite our very different outlooks on the whole situation and the political solutions brought forward. Sharing until late night a beer, a cider, or a wine, discussing politics, music, and heartbreak.
Almost like one of those cheesy American movies about young adults pouring their heart out to each other on a New York roofotop. Only, inside an anonymous flat on a cold, grey night, in Lichtenberg.

I’m dozing off now…I’m sure he’ll be here soon. He promised. The sun is quite nice, for a change. The air smells sweet. He won’t be long. He never is, in the grand scheme of things. He’ll join me on this bench, and we’ll yell at the youngsters, like when we used to mock high schoolers running in the park in the days before we started university. We’ll discuss some war or some political event. He’ll curse again the name of a long-forgotten German Healthcare minister. I’ll get pissy about the current state of affairs. I think I hear him now…
We’ll yell at some young punk…in this warm little corner of Berlin.

Time it was,
And what a time it was
It was . . .
A time of innocence
A time of confidences
(Simon & Garfunkel, Old Friends/Bookends)


Can you imagine us years from today
Sharing a park bench quietly?

Ci metto un po’ a raggiungere la panchina.
Roman, come previsto, non è ancora arrivato.

Berlino è cambiata molto dai tempi della nostra giovinezza. La città in cui abbiamo celebrato i nostri trent’anni è cambiata radicalmente.
Noi siamo arrivati tardi, già figli della crisi immobiliare. Uno dei miei hobby preferiti era aiutare gli amici nei traslochi; Roman sotto quest’aspetto è sempre stato uno spasso.

Sono abituato ad aspettare. Come disse Stefano Benni, “La vita di un puntuale è un inferno di solitudini immeritate”. Io all’inferno non ci credo, neppure al paradiso se per quello, e non ho paura di ciò che mi attende dopo, anzi, ho un po’ di curiosità. Ma di sicuro ho messo via un bel fondo pensionistico di buon karma a furia di aspettare negli anni.

Una truppa di passerotti si è piazzata sul solitario ramo sopra la mia panchina. Mi sposto un po’. Già anni fa gli uccelli di questa città cinguettavano a un volume più alto di qualsiasi altra capitale. Posso solo immaginare che altri cambiamenti abbia apportato il disastro in questi ultimi decenni, e poi questa camicia mi piace.

Devo a Roman molte delle mie prime esperienze a Berlino: la prima giornata al lago; la prima avventura fuori città (con conseguente prima zecca e prima visita all’ospedale Vivantes, una splendida struttura in mattoni circondata dal verde del Volkspark Friedrichshain); la prima volta che ho trasportato un mobile su un mezzo pubblico.
Era una calda giornata d’agosto e io avevo bisogno di un tavolo; a casa di Roman ce n’era uno in cantina che nessuno usava. Lo portammo in stazione e caricammo sulla Ringbahn. Una signora tedesca tentò di rimproverarci; noi ci vendicammo alzando il volume delle nostre chiacchiere in italiano mentre attendevamo arrivasse la nostra fermata.

Mi fa male la schiena soltanto a pensare di rifare una cosa del genere.

Dove si sarà cacciato? Un conto è essere ritardatari, 40 minuti di ritardo è un affare ben più serio, quando non si è più giovani. Inizio a preoccuparmi un po’, come ho sempre fatto e sempre farò nella mia vita. Ma Roman di solito alla fine compare, quindi mi concedo di avere un po’ di fede in lui.

Roman mi portò per la prima volta in un club techno. La mia amica Anna era in visita e cogliemmo l’occasione di provare ad entrare in un locale a bassa difficoltà, che ora boicotto da anni (oltre ad aver smesso di apprezzare la techno). Avevamo saputo che il posto era gestito da gente di sinistra tedesca e perciò avevamo adornato le giacche con una spilletta di Lenin (Roman) e un adesivo che diceva in arabo “Refugees welcome” (io) per aumentare le nostre chance di entrare.
Anna non ebbe bisogno di simili sotterfugi – a riprova che il look giusto ti spalanca qualsiasi porta, non importa quanto il contesto sia radicale (e questo posto ci deluse amaramente negli anni che seguirono…)

Siamo sopravvissuti alla pandemia, rintanandoci nei nostri appartamenti e facendoci visita a vicenda quanto più possibile, di solito nei weekend. Le chiacchierate diventavano a volte delle nottate intere, un passatempo comune in città a quei tempi. Ci tenevamo compagnia nonostante regole e decreti, e nonostante opinioni molto divergenti sulla situazione in generale e sulle risposte politiche. Fino a tarda notte con una birra, un sidro, un vino, a discutere di politica, di musica, di cuori infranti.
Quasi come quei filmetti americani in cui i giovani si incontrano, si scontrano e si sfogano al chiaro di luna sul tetto di un condominio di New York. Solo che noi eravamo dentro un anonimo appartamento in una fredda, grigia notte a Lichtenberg.

Sto prendendo sonno…sono sicuro arriverà presto. Me l’ha promesso. Si sta bene al sole, per una volta tanto. L’aria è dolce e profumata. Non ci metterà ancora molto. Non ci mette mai troppo, nel complesso. Mi raggiungerà su questa panchina e urleremo dietro ai giovinastri, come quando prendevamo in giro gli studenti che correvano al parco mentre noi aspettavamo di iniziare l’università. Ci metteremo a discutere di qualche guerra o di qualche evento politico. Lui maledirà ancora una volta il nome di un ministro della salute tedesco da tempo sepolto dalla storia. Io mi irriterò pensando a come va il mondo. Mi sembra di sentirlo arrivare…
Rimprovereremo qualche teppistello…in questo caldo cantuccio di Berlino.

Time it was,
And what a time it was
It was . . .
A time of innocence
A time of confidences

(Simon & Garfunkel, Old Friends/Bookends)

Insegnare non è cOoL

Abbiamo sete di sapere, vogliamo bere
Ce ne faremo un mestiere, perché sapere è potere

Assalti Frontali, Cattivi maestri

Generalmente – nei video comici che girano sui social, ad esempio, o nei discorsi superficiali al bar o alla cena di Natale – la categoria degli insegnanti è percepita come un blocco unico caratterizzato da passività, da un’ottusa perpetuazione di regole, nozioni, linguaggi e modalità imposte dall’alto e dalla conseguente cecità davanti ai problemi dei singoli alunni o alle necessità della società contemporanea.
Però, se si prova a chiedere a chiunque di ripensare, tra tutti gli insegnanti che ha avuto, a qualcuno che abbia lasciato un ricordo profondo e un’impronta nella sua vita, ne nominerà sicuramente uno o più. Spesso l’influenza di quella personalità, quel modo di insegnare o le scoperte fatte grazie a quell’insegnante continua nell’età adulta, e ripensarci non rimanda che a sensazioni piacevoli e alla consapevolezza di essere diventati chi si è anche grazie al contributo di quella persona.
Si delinea quindi immediatamente non più un blocco cieco e senza pietà di insegnanti da contraddire e deridere, ma una galassia di esperienze diverse, non prive di senso ed episodi formativi importanti.

Ok fine del pippone, mi serviva da introduzione a quello che in realtà volevo dire.

La questione è, ci interessa cercare di cambiare la rappresentazione della categoria degli insegnanti? Riconoscerne il ruolo chiave e la dignità, professionalmente e umanamente – dato che in questo lavoro le due cose vanno necessariamente insieme?
Secondo gli Assalti Frontali sì, e molte loro canzoni da un certo momento della loro storia in poi riguardano la scuola e il suo superpotere, quello di insegnare alle giovani menti gli strumenti per formarsi e andare nel mondo in modo autonomo e consapevole.
Un paio di mesi fa, durante un loro concerto in un paesino sperduto della campagna veneziana (ma con un festival con i controcazzi), con il loro parlare di scuola con grande rispetto e amore sono riusciti a commuovermi (ok è stata anche la sindrome premestruale, ma non importa), perché senza saperlo, in quel momento avevo un grande bisogno di discorsi del genere verso il mio lavoro.
Volenti o nolenti, insegnare non è solo una prestazione da svolgere; se fatto bene è anche una missione, e chi se ne fa carico ha bisogno di motivazione tanto quanto gli alunni che stanno dietro ai banchi.
E quindi la sera del concerto ha inaspettatamente scatenato delle riflessioni perché, anche se apparentemente non ci stavo pensando più, qualche giorno prima ero stata a un grande evento formativo per neoassunti delle scuole superiori, ossia professori e professoresse perlopiù giovani, anche se non del tutto inesperti. Per via della rarità di concorsi per entrare in ruolo, infatti, la maggior parte dei partecipanti aveva già alle spalle diversi anni di insegnamento; proprio per questo io e altri colleghi siamo rimasti molto delusi dalle scelte dei formatori per quell’incontro che chiudeva un anno di preparazione al ruolo. Per lanciarci verso l’inizio di una lunga carriera, hanno infatti deciso di focalizzarsi sui rischi del mestiere, sulle insidie dei comportamenti troppo amichevoli con gli alunni o del nostro modo di rivolgerci a loro, con aneddoti al limite del “non si può più dire niente”, arrivando anche a sconsigliarci vivamente – e in qualsiasi caso – di entare in contatto fisico con i nostri alunni, neanche per un abbraccio consolatore in caso di crisi, cosa che ahimè succede spesso.
Posto che purtroppo moltissimi, soprattutto le ragazze, possono citare almeno un professore che durante il loro percorso scolastico ha avuto atteggiamenti assolutamente non professionali se non propriamente maschilisti o addirittura pedofili, ad un evento del genere avrei trovato molto più incoraggiante ricevere fiducia e ascoltare aneddoti luminosi della vita degli insegnanti; di certo non ci aspettavamo minacce velate e sospetto verso la nostra professionalità.

Pochi giorni dopo, al concerto, ho trovato finalmente nelle parole di Militant A quello che i colleghi formatori non avevano avuto il coraggio di comunicarci: il fatto, cioè, di credere fortemente nella scuola e in particolare nell’azione degli insegnanti, tutti diversi – per fortuna! – ma con gli stessi princìpi quali l’attenzione e la cura verso il percorso personale di ogni alunno, la volontà di stimolare la crescita dei ragazzi invece di dettarla, la partecipazione attiva al processo di insegnamento-apprendimento. Per non parlare del contatto col territorio e il profondo ancorarsi alla realtà contemporanea. Per fare questo ha deciso di cantarci un pezzo dedicato al ricordo di Simonetta Salacone, ex dirigente di una scuola romana da lei rivoluzionata a partire dai concetti di inclusione e comunità; una storia d’ispirazione e di legittimazione per chi fa questo lavoro (per approfondire clicca qui).
Tutto il contrario, quindi, dell’immagine del tipico insegnante che vediamo attraverso i media più popolari e che ci può anche far sorridere, ma che a pensarci più a fondo non fa che dare eco a una generalizzazione superficiale e inverosimile, in cui chi insegna non si riconosce affatto.

– Soledad

ALBUM DELLA SETTIMANA

EVELYN EVELYN — Evelyn Evelyn

Un concept album nato dalla collaborazione di Amanda Palmer con Jason Webley, che per l’occasione si reinventano come Evelyn e Evelyn Neville, gemelle siamesi dalla tragica e bizzarra storia personale raccontata lungo tutto l’album. Un unicum nella produzione dei due artisti, destinato (purtroppo!) a rimanere tale – ma che non finisce di affascinare l’ascoltare con i suoi toni cupi (Sandy Fishnets) e divertenti (Have You Seen My Sister Evelyn?); a chiudere l’album una gradita sorpresa: una reinterpretazione suggestiva del singolo Love Will Tear Us Apart dei Joy Division!
(A. S. Crudeli)


Evelyn Evelyn – Evelyn Evelyn
2010 11 Records (XI-13-LP)
Dark Cabaret

Oroskopo giugno

Attenzione: questa rubrica usa il femminile e il maschile universale in maniera intercambiabile

Ariete – Accorciare le distanze
L’indecisione che caratterizzava gli ultimi giorni pare svanita, una direzione sembra essersi definita nella nebbia. Pare davvero ci sia stato un cambiamento rispetto il mese scorso, soprattutto nell’approccio mentale che vi siete imposte. Questo è bene. La vostra forza sta nella vostra capacità di porvi degli obiettivi, o delle missioni. Cercate di capire cosa rinvigorisce la vostra anima, e di cosa ha bisogno di essere nutrita. Il raggiungimento di qualcosa che volete è una manna dal cielo per il vostro segno. Trovate una pietra miliare davanti a voi, futura, e ponetevi l’obiettivo di raggiungerla. Siate pronti a dare fondo alle vostre risorse, anche le più segrete, perché è il momento che i nodi vengano al pettine, e il momento di accorciare le distanze tra voi e il vostro futuro

Aries – Shortening the distances
The indecision that characterised the last few days seems to have vanished, and you seem to have found a direction amidst the fog. It really seems like a big change compared to last month, especially in your own mindset. This is good. Your strength lies in your ability to set goals or missions for yourself. Try to figure out what strengthens your soul, and what it needs to be fed with. Achieving what you want is a god-send for your sign. Find a milestone for the future and set yourself to reach it. Be ready to give it all you’ve got, even your most secret resources, because now it’s the time for the chickens to come home to roost – and to shorten the distance between you and your future

Toro – Navigare a vista
Queste settimane vi offriranno una grande occasione per conoscere meglio qualcuno dei vostri mostri. Dopo un momento di quiete, venite a chiedere il conto a voi stesse, e a ricordarvi quelli che sono i vostri irrisolti. Non temete! Fa tutto parte del piano. La vostra determinazione litica vi offre una soluzione a quelle che saranno le battaglie interne che vi troverete ad affrontare. Non diffidate delle difficoltà e anzi, mettetevi alla prova, perché così facendo sbloccherete una grande riserva di creatività e intuizione. Fidatevi del vostro istinto e navigate a vista

Taurus – Navigating by sight
These weeks will offer a great opportunity to get to know better some of your own demons. After a moment of quiet and peace, you’ll have to confront yourself and what is left unsolved. Don’t worry! It’s all part of the plan. Your determination will offer a solution to the internal struggles you are going to face. Don’t fear difficulties and challenge yourself instead; by doing so, you will unlock a great reserve of creativity and intuition. Trust your instinct and navigate by sight

Gemelli – Attesa
Che cosa significa per voi l’attesa? Quali visioni vi regala la vostra mente mentre aspettate, che il costante movimento invece vi terrebbe nascoste? Dopo tanto arrovellarvi intorno alla vostra questione, probabilmente sarebbe più semplice fare un passo indietro e cercare di affrontare il problema da un punto di vista più distante, e quindi più generale e olistico. Riconoscere a voi stesse che non siete pronte a sbrogliare questa matassa. Vedrete che con un po’ di pazienza riuscirete a ideare una strategia di soluzione. Le vostre esperienze vi mostreranno la via, o la salvezza, da questa situazione tutto sommato piuttosto scomoda. Concentratevi sul trovare la strada piuttosto che nell’andare da qualche parte

Gemini – Waiting
What does waiting mean to you? What visions come up in your mind when you wait, visions that the constant moving would hide from you? After much mulling over your questions, it would probably be easier to take a step back and face the issues from a stand point further away, and therefore more general and holistic. Admit that you’re not ready to deal with this mess. With a little patience, you’ll come up with a strategy to solve it. Your experiences will show the way out from this rather uncomfortable situation. Focus on finding the way out rather than necessarily going somewhere

Cancro – Audace benedizione
La qualità che vi contraddistingue, in questa fase, è la fedele impassibilità che riuscite a dimostrare di fronte al mondo che cambia. Nutrite la vostra sicurezza, che è anche capacità di impassibilità, e siate centrate su come volete plasmare il mondo che vi sta intorno. La vostra capacità di dare rappresenta per voi una grande certezza. Una scelta si avvicina a voi: per alcune, sarà una scelta subita; per altre una scelta decisa. Per tutti inevitabile. Questo potrebbe creare amarezze, e rigidità nel vostro carattere. Una voglia di riscatto e di riappropriarsi di una libertà di scelta, come una voglia di vendicarsi e rifarsi sul prossimo. Il mio consiglio è di rifiutare le amarezze e le diffidenze

Cancer – Bold blessing
What sets you apart, at the moment, is how unperturbed you are in front of a changing world. Feed your self-confidence, which is also the ability to remain unmoved, and focus on how you want to change the world around you. Your ability to give is a cornerstone to you. A decision looms: to some, it will be a passive choice; to others, a conscious one. To all, inevitable. This can lead to bitterness and rigidity in your attitude. A desire to redeem yourself and to take back your freedom of choice, as well as an appetite for revanche and the opportunity to take it out on others. My advice is to refuse bitterness and diffidence

Leone – Godersi il piacere
Il desiderio è un motore potente nella vita di ciascuna di noi. Tra tutte le forze che ci muovono potrebbe essere quella più ambivalente. Cari Leone, sembra che nelle prossime settimane vi troverete a vivere un continuo moto ondulatorio fra vizi e virtù, centratezza sui vostri obiettivi e felicità a breve termine. Volontà di soddisfare il desiderio e imbrigliarlo, o bisogno di staticità e astensione dal piacere. Questo circolo non è destinato a finire immediatamente, e sembra che dovrete attendere un intervento esterno per smuovere gli equilibri. Si raccomanda pazienza, e capacità di godersi il piacere, come anche la solitudine.

Leo – Enjoying pleasure
Desire is a strong motivator in our life. Of all the forces that moves us, it might be the most ambivalent. Dear Leo, it looks like in the coming weeks you will experience a continuous swinging between vice and virtue, focus on your goals and short-term happiness. Between the urge to fulfill your desires and to constrain them, and the need for stillness and abstention from pleasure. This cycle is not set to end quickly and you will likely have to wait for an external intervention to change the equilibrium. I suggest patience and that you enjoy the pleasure, as well as solitude.

Vergine – Binario diverso
La vostra vita in questo periodo continua a essere segnata dall’ambivalenza. Sembra vi sia un rifiuto a chiudere un ciclo, o una porta, e rinunciare a quelle che per lungo tempo sono state le vostre linee guida. Rigidità e compostezza, senso del dovere e disciplina appartengono ormai a un periodo che non vi appartiene più. È il momento di rompere gli argini e permettere al caos di entrare e rimescolare le carte. Portate alla luce quello che di voi ha bisogno di essere mostrato agli altri. Vi suggerisco di non rimanere legate alle vostre linee guida, perché pare che non riusciranno a contenere il bisogno di emersione di questa forza. Sta a voi saper prendere la scelta giusta

Virgo – Different track
Your life is currently marked by ambivalence. It seems you refuse to close a cycle, or a door, and to renounce what have long been your guidelines. Rigidity and composure, sense of duty and discipline, they all belong to a moment that no longer belongs to you. It’s time to open the floodgates, to let chaos in, and to reshuffle the metaphorical deck. Bring out what you need showing others. I suggest you don’t bind yourself to your own guidelines, because they seem unable to contain the emergence of this strength. It’s up to you to make the right choice

Bilancia – Nuove identità
Le prossime settimane si prospettano come particolarmente positive per voi. Un grande momento in cui per voi sarà semplice incarnare le vostre qualità migliori, e soprattutto mettervi alla prova. Siate fiere dei vostri difetti e degli aspetti del vostro carattere più pungenti, perché vi permetteranno di mettervi in luce. Assumente comportamenti che normalmente vorreste attuare ma che evitate per timore, vi verranno facili e naturali, e vi porteranno ammirazione e rispetto. Potreste scoprire identità di cui non conoscevate bene i lineamenti. Buona fortuna!

Libra – New identities
The next weeks are looking particularly positive for you. A great moment, in which you will easily embody your best qualities and challenge yourself. Be proud of your faults and the harshest sides of your character, because they will allow you to shine. Adopt behaviours that you would naturally adopt, but have avoided out of fear. They will come easy and natural, and bring you admiration and respect. You might discover new identities, the outlines of which were not well known to you. Good luck!

Scorpione – Rottura del cerchio
Le prossime settimane vi dimostreranno come i circoli viziosi possono essere rotti, le traiettorie modificate e il passato perdonato. Vi scoprirete pronte a prendervi cura di voi stesse, disposte a darvi ciò di cui avete bisogno con benevolenza e compassione. Approfittate di questo periodo scarno di amarezze e auto sabotaggi per concentrarvi su di voi e mettere a fuoco gli obiettivi che vi siete poste. Chiunque intorno a voi beneficerà del vostro benessere!

Scorpio – Breaking the circle
The next weeks will show you how vicious circles can be broken, trajectories modified, and the past forgiven. You will find yourself ready to take care of yourself, and to provide yourself with what you need with compassion and benevolence. Take advantage of this period and its lack of bitterness and self-sabotage to focus on yourself and on the goals you have set. Everyone around you will benefit from your well-being!

Sagittario – Crescita benevolente
Le prossime settimane saranno un momento ideale per riflettere sul bisogno di conoscenza interiore che ha caratterizzato i vostri ultimi mesi. Purificazione? Scoperta? Accrescimento? La solitudine offre numerosi agganci di riflessione. È un momento di grande crescita e scoperta, che vi suggerisco di accogliere con benevolente cautela. Alla fine di questo viaggio scoprirete capacità che non sapevate vi appartenessero, nel bene e nel male. Sicuramente vi sentirete di conoscervi un po’ meglio

Sagittarius – Benevolent growth
The coming weeks will be the ideal moment for you to reflect on the need for internal knowledge that has characterised the past months. Purification? Discovery? Growth? Solitude offers numerous occasions for self-reflection. It’s a time of great growth and discovery, which I suggest you welcome with benevolent caution. At the end of this journey you will discover abilities you didn’t know you had in you, for better or for worse. Surely you’ll feel like you know yourself a little better

Capricorno – Accogliere il fastidio
Le prossime settimane saranno segnate nuovamente un ambito conflittuale con quella che è la vostra idea di casa. Le regole vi stanno strette, e non riuscite a adattarvi alle richieste che vengono dall’esterno. Vi sentite costrette, e affaticate nella vostra spontaneità. Da qui si originano sentimenti di freddezza e distacco che caratterizzano questa vostra fase. Vi invito però a non rinnegare queste sensazioni, in quanto reali e assolutamente pertinenti al vostro rapporto con l’ambiente. Anzi, sembra che questi sentimenti (che, diciamocelo, caratterizzano sicuramente il vostro segno) possano rivelarsi l’origine di una nuova forza, e un punto fermo da cui ripartire. Accogliete il fastidio

Capricorn – Embrace the discomfort
The next weeks will be marked again by a sense of conflict in what is your idea of home. Rules seem to limit you and you find it hard to conform to the requests coming from the outside world. You feel forced and tired in your spontaneity. This is where the feelings of coldness and distance, which define you in this phase, come from. I advise you to not refute these sensations, as they are both real and pertinent to your relationship with your surroundings. Instead, it seems that these feelings (which, let’s be honest, are a distinctive feature of your sign) could be the source of a new strength and a firm starting point to begin anew. Embrace the discomfort

Aquario – Ribaltamenti
Se dovessi scegliere una sola parola per caratterizzare le forze in gioco di questo vostro periodo, userei ribaltamento. Prima vi siete impegnate nel portare luce negli angoli più bui del vostro io. Ricerca del piacere divertimento, grandi espressioni creative di voi stessi senza freni. Ed è stato fantastico, e vi ha dato così tanto. Ma ora volete che sia il mondo a entrare in voi, e non viceversa. Ciò che guidava, ora si fa guidare. Ciò che cercavate, ora vi accompagna su un nuovo sentiero. Imponetevi di rinunciare al controllo, e prendete respiro

Aquarius – Overturnings
If I were to choose a single word to define the forces at play in this period for you, I’d go with overturning. First, you put effort in bringing light to the darkest corners of your self. You looked for pleasure, fun, great creative expressions without boundaries. And it was fantastic, and it gave you so much. But now you want the world to enter you and not vice versa. What used to be at the wheel is now being guided. What you were looking for now leads you onto a new path. Push yourself to relinquish control and take a breath

Pesci – Stiracchiamenti
Le prossime settimane saranno caratterizzate da un forte conflitto interno tra energie spirituali ed energie materiali. La divisione tra questi due vettori, di cui uno pare trascinarvi verso le vostre aspirazioni e un piano onirico, mentre l’altro vi tiene coi piedi ancorati per terra a quelli che sono i bisogni della vostra vita, potrebbe farvi sentire appiattiti e stiracchiati. Vi invito a riflettere sulle buone influenze di entrambi i poli: in che modo i vostri sogni vi alleggeriscono? In che modo i vostri bisogni vi rendono centrati sui vostri desideri? A breve sarete chiamate a prendere una decisione, e a decidere della direzione in cui crescere

Pisces – Stretching
The next weeks will see a strong internal conflict between spiritual and physical energies. The split between these two drives, (one taking you towards your aspirations and on an oneiric plane, the other tethering you to your practical needs in life) can make you feel flat and stretched. I invite you to reflect on the good of both sides: how do your dreams make you feel lighter? How do your needs center you on your desires? Soon, you will be called upon to make a choice and to decide in which direction to grow

ALBUM DELLA SETTIMANA

THE HUNTING OF THE SNARK — Mike Batt

Una cantata rock liberamente tratta dall’omonimo poemetto umoristico di Lewis Carroll, una delle opere più riuscite e suggestive di Mike Batt, nel quale sono riunite diverse voci notevoli ad interpretare i diversi personaggi del poemetto: Cliff Richard (Bellman), Deniece Williams (Beaver), Roger Daltrey dei The Who (Barrister), Captain Sensible (Billiard Marker), Julian Lennon (Baker) e Art Garfunkel (Butcher) – e con la partecipazione straordinaria di Sir John Hurt e Sir John Gielgud come narratori. Un capolavoro che merita di essere conosciuto e ascoltato!
(A. S. Crudeli)


Mike Batt – The Hunting of the Snark
1986 Adventure Records (SNARK 1)
Symphonic Rock

Mon ami Donnie Darko

L’estate dei film

La mia prima vera estate di autonomia è stata quella tra la fine delle medie e l’inizio delle superiori. Avevo tanto tempo, due amiche con lo stesso nome e una vecchia bicicletta bianca. Ci salivo la mattina e tornavo la sera, con in borsa solo gli occhiali da sole (quelli che con G. e G. avevamo tutte e tre uguali, ma di colori diversi), l’i-pod da ascoltare in due, con una cuffietta a testa e il telefono che tanto non avremmo usato.

Quell’estate G. – quella alta, eccentrica e con la battuta sempre pronta – ha fatto una proposta che ci avrebbe cambiato la vita: guardare un film nuovo ogni giorno. E così abbiamo iniziato, e non ricordo tutti i titoli né per quanto tempo abbiamo resistito, ma ricordo l’obbligatoria tappa al Blockbuster per noleggiare i DVD e comprare i popcorn e il salotto moderno e luminoso di G. in cui ci sedevamo sul tappeto, davanti alla TV.

È stata l’estate del mio primo film horror, che mi ha terrorizzato per anni fino al momento in cui, un paio d’anni fa, ho deciso di riguardarlo per esorcizzarlo e ho scoperto che non faceva più paura (peccato).

È stata l’estate di Gus Van Sant e Donnie Darko, per noi ex emo bullizzate che cercavamo un’identità (trovando un certo conforto) in libri, film e serie disturbanti che hanno alterato per sempre i nostri neuroni.

Non le amiche, ma questo bagaglio emotivo, più gli enormi occhiali bianchi e le converse scarabocchiate a penna, sono quello che mi rimane di quei mesi da quando Blockbuster ha chiuso e abbiamo smesso di passare i pomeriggi sedute sulla staccionata dello skate-park.
Grazie G. per i film e per tutte le avventure!

E dall’ansia del tempo che passa è tutto,

Soledad

Paranoid Park, Gus Van Sant (2007)
Donnie Darko, Richard Kelly (2001)
The Orphanage, Juan Antonio Bayona (2007)

I BISCOTTI DANESI DEL KF

UNA SIGARETTA ACCESA AL CONTRARIO, Tea Hacic-Vlahovic

COSA Una sigaretta accesa al contrario (romanzo)

CHI Tea Hacic-Vlahovic

QUANDO 2023

In questo romanzo autobiografico Tea Hacic-Vlahovic – sotto lo pseudonimo di una ragazza con un altro nome a tre lettere, Kat – ci ricorda come si ragiona da adolescenti, quando le priorità hanno un ordine tutto diverso rispetto a quando si è adulti, ma non per questo si prendono meno seriamente i propri obiettivi.

Una lettura che ti passa davanti agli occhi come un film, o come una graphic novel punk, scarabocchiata e in bianco e nero.

Soledad