Un concept album nato dalla collaborazione di Amanda Palmer con Jason Webley, che per l’occasione si reinventano come Evelyn e Evelyn Neville, gemelle siamesi dalla tragica e bizzarra storia personale raccontata lungo tutto l’album. Un unicum nella produzione dei due artisti, destinato (purtroppo!) a rimanere tale – ma che non finisce di affascinare l’ascoltare con i suoi toni cupi (Sandy Fishnets) e divertenti (Have You Seen My Sister Evelyn?); a chiudere l’album una gradita sorpresa: una reinterpretazione suggestiva del singolo Love Will Tear Us Apart dei Joy Division! (A. S. Crudeli)
Evelyn Evelyn – Evelyn Evelyn 2010 11 Records (XI-13-LP) Dark Cabaret
Una cantata rock liberamente tratta dall’omonimo poemetto umoristico di Lewis Carroll, una delle opere più riuscite e suggestive di Mike Batt, nel quale sono riunite diverse voci notevoli ad interpretare i diversi personaggi del poemetto: Cliff Richard (Bellman), Deniece Williams (Beaver), Roger Daltrey dei The Who (Barrister), Captain Sensible (Billiard Marker), Julian Lennon (Baker) e Art Garfunkel (Butcher) – e con la partecipazione straordinaria di Sir John Hurt e Sir John Gielgud come narratori. Un capolavoro che merita di essere conosciuto e ascoltato! (A. S. Crudeli)
Mike Batt – The Hunting of the Snark 1986 Adventure Records (SNARK 1) Symphonic Rock
Eccomi qui, un po’ come Grace nella quinta stagione di Skins, a provare per la prima volta (dai seconda, ma è lo stesso) ad andare al concerto di una band metal e – inaspettatamente – ad entrare in fissa.
“First time for everything”
Moonstone – Moonstone 2019 Galactic SmokeHouse Doom metal
La sentite quest’aria frizzante? Questa sensazione di rinnovamento, di nuova energia, di linfa vitale, che scorre dentro di voi? Bene, questo è il momento giusto di mettere sullo stereo Funeral Folk e dedicarvi alle pulizie di casa tra un coro funebre e l’altro. Esplorazione folk di livello altissimo (Till Margareta è un concentrato di 5 canzoni diverse in soli 8 minuti e funziona benissimo sia insieme che singolarmente), il lavoro di Maria W Horn e Sara Parkman ci accompagna con dolcezza, ma senza pietà, alla scoperta di un mondo funebre, ma non crudele; direi che di questi tempi in cui la morte la vediamo anche troppo spesso sui nostri schermi (nonostante la nostra società la allontani sempre il più possibile dal nostro orizzonte), una sana ed onesta occhiata a quello che ci attende in fondo alla nostra esperienza, tanto male non può fare.
6 canzoni, 42 minuti di musica folk nel senso più profondo del termine.
Do you feel the change in the air? The feeling of renewal, of new energy, of life force, flowing through you? Well, this is the perfect moment to put on the stereo Funeral Folk while you clean the house between a funeral chant and the other. A high livel folk exploration (Till Margareta is a 8 minute blend of 5 different songs put together and they work wonderfully both together and separately), Maria W Horn and Sara Parkman’s work leads sweetly, but mercilessly, in discovering a world that is funereal, but not grim; in these times, when we witness death all too often on our screens (despite the attempts of our society to keep it as far away as possible from our gaze), this is a healthy and honest look at what awaits at the end of our experience. And that surely can’t hurt, can it?
6 songs, 42 minutes of folk music – in the deepest sense of term.
Funeral Folk – Maria W Horn, Sara Parkman 2023 – XKatedral and SuperTraditional with support from Kulturrådet Folk music
Un divertente tuffo nel passato ad opera di Joe Jackson, che vestiti i panni dell’artista da music hall “Max Champion” (ispirato all’artista inglese Harry Champion) ha composto un album di brani che rievocano l’atmosfera teatrale e musicale di fine Ottocento – inizi Novecento, senza rinunciare a una libera reinterpretazione del genere di riferimento. Consigliato l’ascolto di Monty Mundy, e i singoli What a Racket! e Health & Safety. (A. S. Crudeli)
Max Champion – What a Racket! 2023 Edel (0218989EMU) Music Hall
Dublin City Ramblers – Irish Republican Jail Songs
Una raccolta essenziale di canzoni dalla lunga tradizione di lotta dal carcere irlandese, per ricordare che la libertà è costata molto cara e il suo valore è incalcolabile. Include alcune famose canzoni come James Connolly, The Old Triangle e Take Me Home to Mayo, assieme ad altre meno conosciute al grande pubblico come Over The Wall, Kevin Barry e Robert Emmett. Perché la storia d’Irlanda non è solo quadrifogli, pinte e leprecauni – è una storia di resistenza a tirannia e colonialismo. Tiocfaidh ár lá!(Il nostro giorno verrà)
An essential compilation of songs from the longstanding Irish tradition of jail struggles, to remember that freedom was won at a high cost and it’s value is immeasurable. It includes some famous songs, such as James Connolly, The Old Triangle and Take Me Home to Mayo, along with some lesser known to the general public like Over The Wall, Kevin Barry and Robert Emmett. Because Ireland is not just leprecauns, pints of porter, and shamrocks – it’s a history of resistance to tiranny and colonialism. Tiocfaidh ár lá! (Our day will come)
Irish Republican Jail Songs – Dublin City Ramblers 1978, Dolphin Records Irish Folk music
A Bobby Sands – To Bobby Sands “Our revenge will be the laughter of our children”